Cloè Bramante, nipote di Mirta Lauro, detta Lalil dagli Arborei, era discendente di una felice unione tra Arborei e Terricoli. Ci ha fatto consegnare tutti i suoi appunti e diari, oltre a innumerevoli reperti, con il desiderio di far sapere a molti l'aiuto ricevuto dagli Arborei in momenti difficili della sua esistenza: vi sono infatti più mondi che convivono negli stessi tempi e negli stessi luoghi e l'amicizia tra essi può rendere la vita più felice.Abbiamo quindi deciso di realizzare il suo desiderio, elaborando in lingua Terricola la sua storia in diversi, piccoli volumi: questo Libro Secondo narra i difficili momenti da lei vissuti a Torino nel Duemilatrentadue per contrastare Zut, il Male assoluto, con l'aiuto della sorella Egle, dei cugini Ghé e, naturalmente, dei suoi amici Arborei. Il Consiglio dei Sofianici Anno Terricolo Duemilacentoventisette