Con tutta probabilità, Laura avrebbe fatto meglio a rimanere a Roma e continuare a svolgere il suo lavoro di farmacista invece di tornarsene al paese natio. Però una delusione e soprattutto la morte della nonna, che le aveva fatto da madre, la induce al ritorno. Vorrebbe cambiare vita, tuttavia non è facile, specialmente quando diviene, suo malgrado, custode di un segreto. Segreto in cui parrebbe per qualche verso implicato anche - addirittura - il Museo Puškin di Mosca. Qualcuno, dunque, o forse più di uno, sembra sia al corrente di questo segreto e faccia di tutto per creare disagi alla giovane donna, servendosi persino di strumenti tecnologici e dell’aiuto di ambigui personaggi stranieri. Realtà, storia e fantasia si mescolano, coinvolgendo nella nuova vita di Laura antichi popoli italici e moderni abitanti dell’Abruzzo.