Congedando questo testo, sento di doverlo accompagnare con due osservazioni di fondamentale importanza. La prima riguarda la sua genesi e quindi la sua natura. Esso discende dalla rielaborazione del materiale didattico approntato per i corsi di ‘Retorica e forme della comunicazione’ e ‘Cultura e forme di comunicazione nel mondo antico’ da me tenuti presso l’Università Cattolica di Milano negli ultimi anni accademici. È dunque stato pensato e realizzato per un pubblico di studenti universitari (e non di studiosi...) e desidera essere una sorta di institutio retorica di tipo eminentemente divulgativo. La seconda osservazione concerne il fine principale dell’opera. Il patrimonio tecnico retorico viene esposto in queste pagine come ‘rasoio ermeneutico’, come strumento in grado – ancora oggi – di offrire un potente aiuto nel leggere un messaggio in rapporto ad un codice tradizionale (la retorica, antica e nei suoi sviluppi successivi) in diversi ambiti (letterario, artistico-figurativo, cinematografico, pubblicitario, etc.). L’attitudine a riconoscere criticamente percorsi del farsi parola e immagine del pensiero guidati dall’ars suadendi costituisce la meta formativa e la ‘scommessa’ educativa che mi hanno mosso alla scrittura di questo libro. Sento il gradito obbligo, infine, di ringraziare i dottori Federico Gallo e Alfredo Viscomi per l’aiuto prestatomi nella revisione del testo. (Tratto dall'Introduzione dell'Autore)