Apparso nel 1965, il saggio di Robert Durling The Figure of the Poet in Renaissance Epic contiene un celebre capitolo intitolato «Ariosto», che si propone qui per la prima volta in traduzione italiana. Riformulando le nozioni di armonia e di ironia ereditate dalla critica idealistica, Durling esamina da una nuova angolazione, insieme erudita e spregiudicata, quello «stare al di sopra del mondo» di Ariosto, e scopre in lui l’inventore di un modello di fiction che ha aperto la strada alla modernità.
Ida Campeggiani è fellow Praloran presso la Fondazione Ezio Franceschini. Si è formata alla Scuola Normale Superiore di Pisa e i suoi studi riguardano principalmente Ariosto, Michelangelo poeta e Montale.
Robert Durling (1929-2015) è tra i più celebri italianisti americani degli ultimi decenni. Studioso e traduttore di Dante e Petrarca, Durling ha scritto contributi decisivi anche su Ariosto; con The Figure of the Poet in Renaissance Epic (Harvard University Press, 1965) ha offerto uno dei saggi più precoci e raffinati sulla presenza dell'autore nei testi letterari della prima età moderna.
Ida Campeggiani è fellow Praloran presso la Fondazione Ezio Franceschini. Si è formata alla Scuola Normale Superiore di Pisa e i suoi studi riguardano principalmente Ariosto, Michelangelo poeta e Montale.
Robert Durling (1929-2015) è tra i più celebri italianisti americani degli ultimi decenni. Studioso e traduttore di Dante e Petrarca, Durling ha scritto contributi decisivi anche su Ariosto; con The Figure of the Poet in Renaissance Epic (Harvard University Press, 1965) ha offerto uno dei saggi più precoci e raffinati sulla presenza dell'autore nei testi letterari della prima età moderna.