“Fate posto a questo libro di Clelia Arduini”, scrive Vittorio Emiliani nella prefazione, “una giornalista appassionata d'arte, archeologia e turismo che vuole dire il suo grazie alla Roma per lo più bonaria, divertente, piacevole che l’ha ospitata per un ventennio”. Questo libro è un racconto particolarissimo, esilarante e nostalgico, di una Roma “amata e odiata, esaltata e detestata”. Un distillato di luoghi sorprendenti, storie stravaganti di personaggi quasi felliniani, scorci da cartolina e angoli nascosti, e poi odori, sapori, ritratti di storia antica e recente e quadretti di vita quotidiana della Capitale d’oggi. Il tono sarcastico, nello stile particolarmente graffiante di questa giornalista, si alterna a quello intimo e sentimentale in un vagare disperato dove gratto, raspo, annuso, tocco, assaporo, alla ricerca di un tempo giunto al capolinea.