Il testo offre uno studio sistematico dei meccanismi legati alla retorica dell’impossibilità nella lirica italiana medievale. Si tracciano le linee generali della storia di questa figura retorica attraverso le letterature latina e greca, mediolatina, provenzale e antico francese, per approdare alla produzione lirica italiana dalle origini a Dante, Petrarca e Boccaccio. Si colma con questo testo una lacuna a cui la critica non sembra aver riservato attenzione: mancano nella letteratura italiana studi sistematici che sposino un’indagine tematica sull’ἀδύνατον (= ‘l’impossibile’) ad uno sforzo classificatorio che ne chiarisca al contempo le caratteristiche formali. Ogni occorrenza legata alla retorica dell’impossibilità, in ogni autore, è analizzata in relazione alla poetica individuale e al contesto storico con i suoi riferimenti filosofici, teologici e scientifici.