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Il grande matematico, esoterista e libero muratore Arturo Reghini ha avuto l’indiscusso merito di essere stato il primo intellettuale del ‘900 ad affermare la netta estraneità della dottrina cristiana dal contesto della più pura e genuina Tradizione Occidentale. E lo fece come non seppero farlo autori del calibro di Julius Evola e René Guénon. Quest’ultimo, in particolare, considerava fondamentalmente l’Occidente ormai inevitabilmente decaduto, non recuperabile, e volgeva sempre più ad Oriente e alle tradizioni orientali il proprio sguardo. Mentre Evola non tardò ad abbandonare l’idea di una…mehr

Produktbeschreibung
Il grande matematico, esoterista e libero muratore Arturo Reghini ha avuto l’indiscusso merito di essere stato il primo intellettuale del ‘900 ad affermare la netta estraneità della dottrina cristiana dal contesto della più pura e genuina Tradizione Occidentale. E lo fece come non seppero farlo autori del calibro di Julius Evola e René Guénon. Quest’ultimo, in particolare, considerava fondamentalmente l’Occidente ormai inevitabilmente decaduto, non recuperabile, e volgeva sempre più ad Oriente e alle tradizioni orientali il proprio sguardo. Mentre Evola non tardò ad abbandonare l’idea di una grande e salda Tradizione iniziatica ellenico-romana e mediterranea, per approdare sui brumosi lidi di un fallace nordicismo razzista dispregiatore di ogni mediterraneità e di ogni spirito ellenico. Lo stesso Evola che metteva in dubbio la continuità gradualistica tra Piccoli e Grandi Misteri e che negava a spada tratta l’origine squisitamente etrusca della spiritualità e della religiosità romana, sostenendo che una presunta “progenie aria”, virile e solare, proveniente nientemeno che dal Polo Nord, avrebbe fondato Roma, spazzando via la “melma umana” lunare e matriarcale.