***ROMANZO DI GENERE MITOLOGICO***
Il romanzo di Facundo Novelino si ispira all'antico mito di Asterione, il Minotauro di Creta, ma ne riscrive completamente la storia. Il fascino oscuro del brutale antieroe, mezzo uomo e mezzo toro, prende nuova vita, pronto a sorprenderti e conquistarti.
SINOSSI
Asterione il Minotauro non è, come si potrebbe pensare, una semplice rielaborazione o reinterpretazione del mito del minotauro, il mostro per metà uomo e per metà toro rinchiuso nel labirinto di Cnosso. In questa storia il minotauro non è dominato dai soli istinti animali, come narra il mito classico, o dalla violenza, come nell’interpretazione di Dante, che lo colloca a guardia del VII cerchio dell’Inferno, quello dove sono puniti i violenti. Qui il minotauro incarna lo spirito della scoperta, che è sia introspezione sia estroversione. Egli, rinchiuso nel labirinto, non sa nulla di se stesso e del mondo esterno. Non sa di avere un nome e non comprende l’utilità di averne uno, non sa nulla del suo passato, non sa di essere un principe e non sa quale sia la sua ragion d’essere.
Appena uscirà dal labirinto, il protagonista inizierà a conoscere il mondo degli uomini, i suoi occhi si abitueranno al bagliore delle nuove scoperte e le sue orecchie all’eco di nuove parole. Scoprirà che il mondo degli uomini è un labirinto ancora più vasto e intricato di quello di Cnosso.
Il viaggio che compirà attraverso l’isola di Creta, per l’Egitto, il Medio Oriente e la Grecia è una sorta di percorso esoterico disseminato di prove da superare e ricompense da ottenere, e non ricompense materiali, bensì conoscenza, risposte e saggezza. In questo percorso, saranno determinanti i legami che il minotauro stringerà con gli altri personaggi.
Toni epici, didascalici, onirici e avventurosi si alterneranno fra loro durante tutta la narrazione, riportando alla mente dei più attenti i grandi classici greci e latini, come Iliade e Odissea, passi biblici e coranici, riferimenti danteschi e di storia antica.
Il romanzo di Facundo Novelino si ispira all'antico mito di Asterione, il Minotauro di Creta, ma ne riscrive completamente la storia. Il fascino oscuro del brutale antieroe, mezzo uomo e mezzo toro, prende nuova vita, pronto a sorprenderti e conquistarti.
SINOSSI
Asterione il Minotauro non è, come si potrebbe pensare, una semplice rielaborazione o reinterpretazione del mito del minotauro, il mostro per metà uomo e per metà toro rinchiuso nel labirinto di Cnosso. In questa storia il minotauro non è dominato dai soli istinti animali, come narra il mito classico, o dalla violenza, come nell’interpretazione di Dante, che lo colloca a guardia del VII cerchio dell’Inferno, quello dove sono puniti i violenti. Qui il minotauro incarna lo spirito della scoperta, che è sia introspezione sia estroversione. Egli, rinchiuso nel labirinto, non sa nulla di se stesso e del mondo esterno. Non sa di avere un nome e non comprende l’utilità di averne uno, non sa nulla del suo passato, non sa di essere un principe e non sa quale sia la sua ragion d’essere.
Appena uscirà dal labirinto, il protagonista inizierà a conoscere il mondo degli uomini, i suoi occhi si abitueranno al bagliore delle nuove scoperte e le sue orecchie all’eco di nuove parole. Scoprirà che il mondo degli uomini è un labirinto ancora più vasto e intricato di quello di Cnosso.
Il viaggio che compirà attraverso l’isola di Creta, per l’Egitto, il Medio Oriente e la Grecia è una sorta di percorso esoterico disseminato di prove da superare e ricompense da ottenere, e non ricompense materiali, bensì conoscenza, risposte e saggezza. In questo percorso, saranno determinanti i legami che il minotauro stringerà con gli altri personaggi.
Toni epici, didascalici, onirici e avventurosi si alterneranno fra loro durante tutta la narrazione, riportando alla mente dei più attenti i grandi classici greci e latini, come Iliade e Odissea, passi biblici e coranici, riferimenti danteschi e di storia antica.