La poesia non è un oggetto inerte, né un insieme di parole senza significato organico, ma è un mondo vivente concluso che si anima, però, durante la lettura silenziosa o quando diventa oralità.Se la composizione è una felice organizzazione di ritmo, musicalità, regolarità di struttura e rappresenta, come un’illuminazione, scene di vita vissuta, evocazione di esseri e di oggetti in perfetta simbiosi che ricreano un mondo di ricordi, di passioni, di emozioni, di sentimenti, restituiti con forte visibilità all’interno della nostra attualità, diventa vera poesia capace di far rivivere intatto e composito tutto il passato integrale…..La silloge poetica di Ciccio De Rose evoca nella sua interezza non solo i ricordi tristi e belli, le passioni, i sogni e le speranze di fanciullo, ma anche l’atmosfera di una volta, l’amore condiviso, negato, rubato, i tradimenti, le furbizie, le occasioni perdute, e perché no, l’erotismo del giovane intraprendente, capaci di restituire più compiutamente, poiché legati alla sensorialità, un vissuto di emozioni, di sensazioni, nelle sue componenti essenziali, nelle sue sfumature, riportandoci indietro nel tempo e ricostruendo il passato forse non ancora spento, facendoci rivivere la nostra epoca più bella anche se non sempre felice. E’ comunque il mondo dei sensi – ce lo insegna Proust – a rinverdire la nostra memoria, a vivificare un tempo che ci appartiene e che fa parte della nostra vita…Mario Iazzolino