Da quasi dieci anni, il Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica -fondato dall'associazione Luca Coscioni e dal Partito radicale- è sede di confronto e iniziativa politica per scienziati, ricercatori, politici e cittadini che affrontano questioni importanti del nostro tempo. Il libro raccoglie gli atti della riunione tenutasi nel novembre 2013, presso il Parlamento europeo di Bruxelles, che ha affrontato il rapporto tra scienza, religione e democrazia, approfondendo le politiche in materia di accesso alle cure, brevettabilità, Open Access e sperimentazioni cliniche. Il Congresso mondiale - che rievoca nel nome quel "Congresso per la libertà della cultura" che nel dopoguerra si mobilitò contro i totalitarismi- fu creato, su proposta di Marco Pannella, nelle settimane in cui in Italia era in corso la campagna sul referendum per abolire la legge che vietava la ricerca scientifica sugli embrioni. Ora come allora, non si tratta di una questione solo italiana, bensì mondiale: contrastare la minaccia fondamentalista – di matrice sia ideologica che religiosa – contro la scienza e la libera ricerca. Attraverso gli interventi di scienziati e parlamentari, del Premio Nobel John Sulston e del Commissario europeo Tonio Borg, oltre a rappresentanti di istituzioni internazionali come l'OMS e l'UNICEF, il libro non si limita a spiegare l'importanza della scienza, ma fornisce un metodo per aiutare a rispondere alla crisi della democrazia: partire sempre dai fatti, empiricamente verificati, e dalle questione centrali per la salute e il benessere umano, facendo fiducia al principio di autodeterminazione. Dal corpo dei malati al cuore della politica, è il motto del Congresso.