Delle molte cose che ci hanno insegnato a scuola, di non poche abbiamo perso memoria.
Molteplici i motivi. Non avevamo probabilmente l’età per capirle, assorbiti da altri impellenti ed insopprimibili interessi; ci sono forse state spiegate in modo poco coinvolgente, da insegnanti impreparati a stimolare l’attenzione di distratti adolescenti; ci siamo poi specializzati nella nostra attività professionale e, come ogni macchina, abbiamo atrofizzato alcuni interessi per sovrasvilupparne altri.
Di recente ho tuttavia scoperto due verità. Anche se mi rendo conto che sono ben note a molti, io ne sono venuto a vera e profonda conoscenza imbattendomi in letture o visionando filmati, sfiorando argomenti meno abituali del solito.
La prima è che “non è mai troppo tardi” per avvicinarsi a nuove realtà, non esiste limite di tempo né di spazi per aprirsi a nuove conoscenze.
L’altra, che è quasi la stessa cosa, è che ci sono argomenti interessantissimi da apprendere o semplicemente da rinfrescare in quanto passati nel dimenticatoio: una bella spolverata e si apre un universo di nozioni.
Sì, ho usato la parola “nozioni”, origine del “ nozionismo” tanto deprecato e vilipeso dagli educatori dei tempi moderni.
Rivalutiamolo! Impariamo ad apprendere mandando a mente concetti chiave, in taluni casi a memoria. Come un computer, ma non siamo anche noi cervelli che ragionano in termini binari?, ci saranno fatti che, come un clic, stimoleranno ricordi e situazioni che faranno bella, o per lo meno sopportabile, la rutiniera quotidianità.
Con queste premesse nasce il libro che state leggendo e ne arriveranno forse altri su argomenti storici (dipenderà dall’attenzione che il lettore avrà dimostrato… acquistandolo).
La storia in breve, i grandi avvenimenti spiegati in un “ bigino”, con l’ausilio dei mezzi che l’e-book e la multimedialità ci hanno ormai procurato.
Non vi affaticherete nel leggere questa trentina di pagine che vi riporteranno indietro nel tempo, nel momento della battaglia ma anche dei vostri ricordi di studio.
Desidero ringraziare anzitutto internet, che mi ha permesso di trovare una massa di materiale dalla quale trarre l’essenziale. So che non è una persona, ma con questo intendo dimostrare gratitudine a coloro che riempiono questo smisurato contenitore di notizie, informazioni, video, immagini e tanto altro.
Ringrazio poi Mnamon, che assegna sempre un posticino alle mie modeste avventure letterarie. Mi è stato detto che il libro fungerà da cavia per il lancio di un nuovissimo sistema per… lanciare i libri. Staremo a vedere.
Infine un pensiero al Professore di storia del liceo: da indisciplinati ragazzacci ci divertivamo ogni tanto a prenderlo in giro. Lui, uomo dalla stazza importante, munito di baffi alla tricheco, sopportava pazientemente l’irruenza giovanile, anche se ogni tanto qualcuno lo spediva meritatamente “Fuori!!”. Non ce ne si rendeva conto, ma lui è riuscito ad instillare nel nostro subconscio quel po’ di passione per la storia che un bel giorno è riaffiorata, facendosi largo tra i nostri interessi.
Molteplici i motivi. Non avevamo probabilmente l’età per capirle, assorbiti da altri impellenti ed insopprimibili interessi; ci sono forse state spiegate in modo poco coinvolgente, da insegnanti impreparati a stimolare l’attenzione di distratti adolescenti; ci siamo poi specializzati nella nostra attività professionale e, come ogni macchina, abbiamo atrofizzato alcuni interessi per sovrasvilupparne altri.
Di recente ho tuttavia scoperto due verità. Anche se mi rendo conto che sono ben note a molti, io ne sono venuto a vera e profonda conoscenza imbattendomi in letture o visionando filmati, sfiorando argomenti meno abituali del solito.
La prima è che “non è mai troppo tardi” per avvicinarsi a nuove realtà, non esiste limite di tempo né di spazi per aprirsi a nuove conoscenze.
L’altra, che è quasi la stessa cosa, è che ci sono argomenti interessantissimi da apprendere o semplicemente da rinfrescare in quanto passati nel dimenticatoio: una bella spolverata e si apre un universo di nozioni.
Sì, ho usato la parola “nozioni”, origine del “ nozionismo” tanto deprecato e vilipeso dagli educatori dei tempi moderni.
Rivalutiamolo! Impariamo ad apprendere mandando a mente concetti chiave, in taluni casi a memoria. Come un computer, ma non siamo anche noi cervelli che ragionano in termini binari?, ci saranno fatti che, come un clic, stimoleranno ricordi e situazioni che faranno bella, o per lo meno sopportabile, la rutiniera quotidianità.
Con queste premesse nasce il libro che state leggendo e ne arriveranno forse altri su argomenti storici (dipenderà dall’attenzione che il lettore avrà dimostrato… acquistandolo).
La storia in breve, i grandi avvenimenti spiegati in un “ bigino”, con l’ausilio dei mezzi che l’e-book e la multimedialità ci hanno ormai procurato.
Non vi affaticherete nel leggere questa trentina di pagine che vi riporteranno indietro nel tempo, nel momento della battaglia ma anche dei vostri ricordi di studio.
Desidero ringraziare anzitutto internet, che mi ha permesso di trovare una massa di materiale dalla quale trarre l’essenziale. So che non è una persona, ma con questo intendo dimostrare gratitudine a coloro che riempiono questo smisurato contenitore di notizie, informazioni, video, immagini e tanto altro.
Ringrazio poi Mnamon, che assegna sempre un posticino alle mie modeste avventure letterarie. Mi è stato detto che il libro fungerà da cavia per il lancio di un nuovissimo sistema per… lanciare i libri. Staremo a vedere.
Infine un pensiero al Professore di storia del liceo: da indisciplinati ragazzacci ci divertivamo ogni tanto a prenderlo in giro. Lui, uomo dalla stazza importante, munito di baffi alla tricheco, sopportava pazientemente l’irruenza giovanile, anche se ogni tanto qualcuno lo spediva meritatamente “Fuori!!”. Non ce ne si rendeva conto, ma lui è riuscito ad instillare nel nostro subconscio quel po’ di passione per la storia che un bel giorno è riaffiorata, facendosi largo tra i nostri interessi.