Questo testo di Lotman sconvolge, con poche pagine di argomentazione che però sono frutto di anni di ricerca e studio, le certezze di “buon senso” che abbiamo più o meno tutti, ossia che la conoscenza si giova in modo particolare di un interlocutore esterno, e che il rimuginio è – sostanzialmente – una perdita di tempo. L'autocomunicazione è la vera fucina della generazione di senso, poiché in essa il dialogo avviene in sostanza tra i due emisferi cerebrali, uno portatore di linguaggio discreto, l'altro di linguaggio continuo.