In qual senso e per quali ragioni è l’idealismo, nel suo punto di partenza, losoa dell’assoluta libertà? Per questo. Esso dice: l’io, o coscienza, o ragione, cava e deve cavare unicamente dal suo proprio fondo, sviluppa e deve sviluppare la sua attività unicamente attingendo da sé. Nulla di esteriore ad esso io o ragione, ossia nulla di materiale e di empirico, deve premere su di esso, determinarlo e sottoporlo; ma esso deve invece in perfetta indipendenza da tutto ciò che non è esso (cioè dall’elemento empirico) svolgere la sua intima potenzialità. Se fosse determinato da alcunché d’altro da esso (dall’elemento empirico) e vi soggiacesse, sarebbe in istato di schiavitù. Sviluppando unicamente da sé in assoluta autonomia rispetto all’elemento da esso diverso, ossia empirico, è in istato di perfetta libertà. Filosofa della libertà è la nostra losoa appunto perché essa afferma, mette in luce, inculca e valorizza questo cavar unicamente dal proprio fondo senza nessuna pressione o determinazione da parte d’altro da sé o di esterno, che fa lo spirito od io o coscienza o ragione. E come tale losoa della libertà la nostra losoa si afferma tanto nel campo teorico, quanto in quello etico, quanto in quello politico.