Per i giovani è un atteggiamento naturale, normalissimo, quello di comunicare attraverso un Tablet, un PC o uno Smartphone, mentre per me equivale ad un affascinante incontro ravvicinato con degli extra terrestri travestiti da piccoli robot. Questo mondo fatto di bip e di led, di home page, file e mega bit, questo è il loro mondo e noi, loro padri e loro nonni, siamo lontani dalla loro capacità gestionale, dalla loro mentalità immaginifica e intrigante che nel virtuale attinge la spinta vitale e trova posto il loro credo nella tecnologia. I giovani sono riusciti a convertire questa nuova dimensione, spazio-tempo, in mondi formato extra large, contenitori immensi di notizie, immagini e suoni, archivi sempre a portata di mano, in qualunque ora e in qualunque posto del mondo, dove ci sia un pur minimo campo per connettersi alla grande rete di internet. Questa nuova dimensione è la loro casa, l’agorà dove s’incontrano, dove relazionano, dove s’innamo¬rano, dove si esprimono e parlano d’amore.