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Mentre da qualche tempo stavo lavorando già ad altro, m'è accaduto d'accorgermi che, quasi a mia insaputa, mi si erano venuti accumulando man mano alcuni ordini di meditazioni e di saggi, in cui il mio lavoro di orientamento spirituale (dal quale nacquero alcune delle più recenti mie opere) si era venuto organizzando e compiendo. E, pensando che tal mio lavoro potrebbe tornare anche utile ad altri (in un momento come questo, in cui l'orientamento tra le maggiori correnti spirituali, antiche e moderne, occidentali e orientali, è precisamente ciò che più ci difetta — e ciò spinge tanti uomini di…mehr

Produktbeschreibung
Mentre da qualche tempo stavo lavorando già ad altro, m'è accaduto d'accorgermi che, quasi a mia insaputa, mi si erano venuti accumulando man mano alcuni ordini di meditazioni e di saggi, in cui il mio lavoro di orientamento spirituale (dal quale nacquero alcune delle più recenti mie opere) si era venuto organizzando e compiendo. E, pensando che tal mio lavoro potrebbe tornare anche utile ad altri (in un momento come questo, in cui l'orientamento tra le maggiori correnti spirituali, antiche e moderne, occidentali e orientali, è precisamente ciò che più ci difetta — e ciò spinge tanti uomini di pensiero e d'azione a rifugiarsi, e ad adagiarsi, in comodi ma aridi schemi di spiritualità non più vive, o perchè d'altri tempi, o perchè d'altri luoghi, e perciò non universali né eterne, mentre lo Spirito è appunto ciò che non ha tempo né luogo, perchè esso è eterno e “spira ove vuole”) mi sono deciso a sceglierle, ordinarle, e raccoglierle in questo volume. Di qui la forma che esso ha: rozza e grezza. Ma non avrei potuto correggerla in un senso, senza guastarla in un altro: avrei potuto aggiungere levigatezza e lindura, ma non senza grave perdita di spontaneità e di freschezza (e quindi anche di vivacità e di vigore). Anche questo libro io l'ho scritto a me stesso: e perciò quelle vitali verità che vi si contengono sono più in me trattenute e chiarite, meditate e spremute, che rigorosamente “dimostrate” a uso d'altri. Del resto il “dimostrare” (nel senso di costringere l'altrui mente a vedere ciò che essa “non voglia” vedere) io non lo credo possibile: nemmeno Euclide lo ha fatto: e meno di ogni altro Gesù. Un libro che contenga verità è, per me, come un canestro di frutta: chi lo veda, e ne abbia voglia, ne piglia: né ha bisogno che gli si dimostri razionalmente che è frutta, e che succo e sapore v'è, o può esservi, in essa: egli allungherà la mano da sé e saprà scegliervi egli le polpe monde da quelle bacate, le sane e fresche da quelle fradicie o secche, e i bianchi gherigli dai gusci. Chi cerca sinceramente la luce, ne vede e ne usa dove ne trova, anche se scarsa e fioca: né gli abbisogna che gli si dimostri che quella che c'è, anche se pochissima, è luce: perchè la luce, se c'è, basta a far luce a sé.