Una giovane donna alle prese con la vita di tutti i giorni - un marito, una figlia e un cane a dettarle il ritmo della quotidianità - costretta dal caso a rituffarsi nel suo passato di giovanissima ragazza innamorata al seguito di un fotoreporter in Bosnia. Un tuffo che ne mina fortemente la stabilità fisica e mentale, e con essa quella della sua famiglia. Saranno l'istinto di sopravvivenza e il sentimento di chi la veglia giorno e notte ad aiutarla ad uscire dal ricordo, e ad accettare pienamente il suo presente. “Lo so che hai seguito il tuo ragazzo ma tu non sei come lui. Quel ragazzo è arido, non ti ama, si serve di te. Cosa siete venuti a cercare qui? Voi che avete tutto nel vostro occidente, compresa la pace, cosa volete da noi? Fotografare i nostri morti, i nostri feriti, per tornare nelle vostre case pulite e illuminate e vincere un premio per la fotografia più bella? Quella che mostra più dolore? Quella che mostra più sangue?” Anche in questo romanzo l’autrice tratta un tema animalista raccontando la storia di Angel, un levriero proveniente dalle perreras spagnole. La storia di Angel è vera come vera è la collaborazione dell’autrice con l’associazione Galgo Libre che si occupa del recupero, della cura e degli affidamenti di centinaia di levrieri spagnoli destinati altrimenti ad una fine atroce.