Fine anni Novanta. Roma. Una giovane donna decisa e indipendente vive in una splendida proprietà di trenta ettari, ha davanti a sé la prospettiva di un futuro da dirigente in una delle più famose e importanti aziende import-export italiane ed è sentimentalmente legata a un ragazzo di buona famiglia. Cresciuta con il nonno paterno, manager d’assalto e poco incline alle effusioni, non ha comunque particolare curiosità di conoscere la storia dei suoi genitori: sa solo che il padre è deceduto in Giappone quando lei era molto piccola.
A destabilizzare lo status quo è l’arrivo di una lettera inviatale dal nonno materno: una sola grande bugia e tutto il suo passato e il suo futuro sono compromessi. Decisa a conoscerlo, intraprende un viaggio in Giappone. Avrà modo di conoscersi come una donna diversa e, come nel kintsugi della tradizione giapponese, dove la ceramica in frantumi viene ricomposta e impreziosita con l’oro, sarà lei a dover rimettere insieme i frammenti della sua vita rendendola più ricca di quella finora vissuta.
Un romanzo d’esordio che fonde il fascino millenario della cultura giapponese con uno stile originale che fa dell’attenzione ai dettagli, sia descrittivi sia psicologici, un innegabile punto di forza. Micaela Giambanco pennella le parole come in un dipinto, vellutato e avvolgente, che si svela nella combinazione di incenso e tè.
A destabilizzare lo status quo è l’arrivo di una lettera inviatale dal nonno materno: una sola grande bugia e tutto il suo passato e il suo futuro sono compromessi. Decisa a conoscerlo, intraprende un viaggio in Giappone. Avrà modo di conoscersi come una donna diversa e, come nel kintsugi della tradizione giapponese, dove la ceramica in frantumi viene ricomposta e impreziosita con l’oro, sarà lei a dover rimettere insieme i frammenti della sua vita rendendola più ricca di quella finora vissuta.
Un romanzo d’esordio che fonde il fascino millenario della cultura giapponese con uno stile originale che fa dell’attenzione ai dettagli, sia descrittivi sia psicologici, un innegabile punto di forza. Micaela Giambanco pennella le parole come in un dipinto, vellutato e avvolgente, che si svela nella combinazione di incenso e tè.