Il 5 ottobre 1962 il mondo della musica cambiava per sempre. In Gran Bretagna veniva pubblicato il primo 45 giri dei Beatles, Love Me Do, dando inizio a una parabola ascendente in grado di portare la band di Liverpool a diventare una leggenda planetaria. La letteratura in proposito è sconfinata.
L’intenzione qui, invece, è analizzare il fenomeno “al contrario”. Non partendo dal primo disco e quindi dal progressivo riconoscimento a livello mondiale del gruppo più importante nella storia della musica (e non solo) di sempre, ma prendendo quel 45 giri come punto di arrivo, andando a ritroso. Scoprire, cioè, chi fossero i “Fab Four” e gli altri musicisti che, negli anni precedenti lo scoppio della Beatlesmania, hanno suonato con loro. Conoscendo meglio la famiglia di ognuno, il tessuto sociale nel quale i ragazzi sono nati (tutti e quattro videro la luce durante la guerra e non è condizione da sottovalutare), come si siano incontrati e quale sia stato il terreno comune che ha nutrito la loro crescita personale e musicale. Fino a farli diventare quel fenomeno così unico di cui ancora oggi – a sessant’anni esatti dal primo disco – si parla e al quale non c’è musicista che non ammetta di essersi, almeno parzialmente, ispirato.
L’intenzione qui, invece, è analizzare il fenomeno “al contrario”. Non partendo dal primo disco e quindi dal progressivo riconoscimento a livello mondiale del gruppo più importante nella storia della musica (e non solo) di sempre, ma prendendo quel 45 giri come punto di arrivo, andando a ritroso. Scoprire, cioè, chi fossero i “Fab Four” e gli altri musicisti che, negli anni precedenti lo scoppio della Beatlesmania, hanno suonato con loro. Conoscendo meglio la famiglia di ognuno, il tessuto sociale nel quale i ragazzi sono nati (tutti e quattro videro la luce durante la guerra e non è condizione da sottovalutare), come si siano incontrati e quale sia stato il terreno comune che ha nutrito la loro crescita personale e musicale. Fino a farli diventare quel fenomeno così unico di cui ancora oggi – a sessant’anni esatti dal primo disco – si parla e al quale non c’è musicista che non ammetta di essersi, almeno parzialmente, ispirato.