Presenti, sensuali, affamate di vita. Voci di donne appassionate e caldissime si distendono in un raffinato gioco di suoni, irradiando sfumature di femminilità potenti.
Il ritmo è eccitato, volitivo, i versi devono farsi rapidi per assecondare secondo sorprendenti cadenze un flusso di pensieri dinamico ed energico, che ha le note piene della carnalità e della decisione di spiriti diversi, attenti e coraggiosi, capaci di ascoltare e che non vogliono mai rimanere passivi.
Il dolore ha lasciato tracce sensibili, ma non ha intaccato quanto sta più nel profondo. Le cicatrici che sono il segno del suo passaggio compongono un disegno unico, persistente sull’anima. Per ricominciare poi a fiorire esso non è più da nascondere, bensì da mostrare come una delle parti più sincere di sé.
Sincerità che può anche essere contraddizione, in una ricerca incessante della verità intima che torna sui propri passi spesso, tentando di orientarsi in un mondo per sua natura magmatico, dominato dal divenire, imprevedibile in tutto tranne che nella sua incessante urgenza di rinnovamento.
I dettagli concreti e quotidiani sono scintille che hanno in sé il fuoco di ricordi intensi, avvolti di emozione, capaci di annullare ogni distanza di tempo e di volontà tra echi languidi e slanci voraci.
La vertigine del non trovare riferimenti è talvolta travolgente, e spinge fino al desiderio di annichilirsi. Ma una dolce forza vitalistica torna sempre a innervare i pensieri, ispirata da un distacco ironico e da una consapevolezza che il mondo è in sé trasformazione e nuova generazione.
Il ritmo è eccitato, volitivo, i versi devono farsi rapidi per assecondare secondo sorprendenti cadenze un flusso di pensieri dinamico ed energico, che ha le note piene della carnalità e della decisione di spiriti diversi, attenti e coraggiosi, capaci di ascoltare e che non vogliono mai rimanere passivi.
Il dolore ha lasciato tracce sensibili, ma non ha intaccato quanto sta più nel profondo. Le cicatrici che sono il segno del suo passaggio compongono un disegno unico, persistente sull’anima. Per ricominciare poi a fiorire esso non è più da nascondere, bensì da mostrare come una delle parti più sincere di sé.
Sincerità che può anche essere contraddizione, in una ricerca incessante della verità intima che torna sui propri passi spesso, tentando di orientarsi in un mondo per sua natura magmatico, dominato dal divenire, imprevedibile in tutto tranne che nella sua incessante urgenza di rinnovamento.
I dettagli concreti e quotidiani sono scintille che hanno in sé il fuoco di ricordi intensi, avvolti di emozione, capaci di annullare ogni distanza di tempo e di volontà tra echi languidi e slanci voraci.
La vertigine del non trovare riferimenti è talvolta travolgente, e spinge fino al desiderio di annichilirsi. Ma una dolce forza vitalistica torna sempre a innervare i pensieri, ispirata da un distacco ironico e da una consapevolezza che il mondo è in sé trasformazione e nuova generazione.