Essay from the year 2009 in the subject Musicology - Miscellaneous, grade: 94/100, , course: Biennio abilitante, language: Italian, abstract: INTRODUZIONE: La 'bellezza' (il fattore estetico) e la dimensione ludico-esplorativa dell'attività strumentale come 'dilatatori' dell'orizzonte esistenziale, e fluidificatori/catalizzatori dei fondamentali processi di socializzazione e auto-coscienza (panacea al pericolo di implosione da disorientamento nel periodo della crisi adolescenziale). ESPOSIZIONE: Il concetto di 'bellezza' quale individuato dalle coordinate estetiche (das Tiefcombinatorische, das Poetische, das Humoristische) che hanno informato i più alti capolavori di Schumann. SVILUPPO: Analisi dell'op.68 di Schumann (nei suoi brani più rappresentativi) alla luce delle categorie esposte nel capitolo precedente. RICAPITOLAZIONE: Illustrazione di un progetto in cui tutte le considerazioni sopra articolate, supportate da teorie propugnate nella moderna ricerca pedagogica, confluiscono in una serie di proposte didattico-operative (esemplificate in relazione ad uno dei brani dell'antologia schumanniana) che, dalla premessa musicale, si espandono in un caleidoscopio multidisciplinare (letterario, "coreutico", grafico-pittorico) che rispetto alla dimensione discorsivo-sonora si rivela tanto contiguo quanto funzionale e biunivocamente magnificato. CODA: Perorazione finale dell'opportunità dell'accostamento della popolazione della fascia pre-adolescenziale al rivelatorio messaggio della 'bellezza' nella forma dell'esecuzione musicale, in virtù di un'elettiva disposizione dei giovanissimi all'accoglimento del messaggio e[ste]tico 'di Dostoevskijana memoria'.
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