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Il concetto di tonalità va progressivamente cadendo con il passaggio da dodici tonalità maggiori e dodici tonalità minori a dodici tonalità cromatiche: questo passaggio si compie con la musica di Wagner.La saturazione cromatica del linguaggio musicale, conseguenza dell'armonia wagneriana che culmina nella progressione cromatica all'infinito di Tristan und Isolde, porta nei post-romantici (Bruckner, M. Reger, Skriabin, R. Strauss e, parzialmente, anche Mahler) alla progressiva cromatizzazione delle strutture tonali; mentre, negli stessi anni in cui Schönberg scrive musica ‛atonale', per reagire…mehr

Produktbeschreibung
Il concetto di tonalità va progressivamente cadendo con il passaggio da dodici tonalità maggiori e dodici tonalità minori a dodici tonalità cromatiche: questo passaggio si compie con la musica di Wagner.La saturazione cromatica del linguaggio musicale, conseguenza dell'armonia wagneriana che culmina nella progressione cromatica all'infinito di Tristan und Isolde, porta nei post-romantici (Bruckner, M. Reger, Skriabin, R. Strauss e, parzialmente, anche Mahler) alla progressiva cromatizzazione delle strutture tonali; mentre, negli stessi anni in cui Schönberg scrive musica ‛atonale', per reagire alla saturazione cromatica Debussy e Ravel cercano una via d'uscita con l'esatonalismo (la scala orientale, priva di semitoni) e con una conseguente armonia per terze concatenate sino ad accordi di 13° che totalizzano i sette suoni della scala diatonica. Ma questa ‛reazione' al cromatismo (che trova nell'impressionismo e nel simbolismo musicale francese una congeniale e raffinata soluzione) non porta a un radicale superamento del sistema tonale: la saturazione diatonica si arresta a un'armonia statica, nella quale il suono si dissolve nello spazio, senza soluzione di continuità.Schönberg spinge invece alle estreme conseguenze la saturazione cromatica e, attraverso la ‛riduzione' dei confini modali della tonalità, giunge a individuare la parentela degli accordi fra loro (anche sui gradi più lontani del circolo delle quinte), quindi alla ‛sospensione ed eliminazione della tonalità': quanto avviene a partire da questo momento, con gli accordi di cinque, sei suoni e oltre, appartiene a una nuova sfera musicale polivalente, che non appare più analizzabile nella sola dimensione dell'‛altezza' (rapporti intervallari), bensì anche in quelle del ‛timbro' e dell'‛intensità', oltreché del ‛ritmo'.