Siamo in perenne, continuo, cammino alla ricerca dell’equilibrio e della realizzazione. Spesso sbagliamo strada, a volte ingannati, a volte per pericolosa curiosità, quindi dobbiamo intraprendere un ulteriore percorso per ritrovare quella migliore. C’è anche chi si perde e non ha subito la forza di mettersi alla ricerca della via maestra. Anche Beth, Roby, Laura e Vittorio, i personaggi di Anna Giorgini, hanno intrapreso le proprie strade e anche loro a un certo punto si perdono, ognuno per motivi diversi. I percorsi per ritrovarsi saranno duri e tortuosi e non sempre porteranno a un traguardo positivo. Non c’è una regola, ma si deve trovare il modo di raggiungere un equilibrio tra istinto e potenzialità, oltre che troncare i legami con il passato, quando questo è stato causa dello smarrimento. L’autrice ci accompagna, tramite la voce narrante di Beth e di Vittorio, per un labirinto che sfiora l’inferno e dal quale i pochi che riescono a uscirne portano cicatrici non da poco. Paradossalmente, saranno proprio quelle cicatrici a costituire il bagaglio di esperienza che permetterà, a seconda delle proprie intenzioni, di sopravvivere felici.