La poesia non è morta, al contrario, coi ritmi della società moderna, si può trovare sempre un momento per una pagina di bellezza letteraria, impegnata ma poco impegnativa. Bianco, rosso e Verdicchio descrive tre sensazioni dell'uomo: il rosso della contraddizione, il bianco della spiritualità e l'ironia che ha il colore del vino. Tre colori che sanno di italianità, perché le storie anche del più piccolo paese delle Marche sono sempre quelle di tutti gli uomini. Scorci di esistere in cui le parole giocano, nella tipica sdrammaturgia di Francesco Zagaglia, l'arte di parlare di ogni argomento con una chiosa simpatica, con la leggerezza che dovrebbe avere la letteratura per contrastare la drammaticità ostentata dalla società odierna. 70 poesie in cui considerazioni profonde partono dalle opere umane e naturali che emozionano l'uomo. Inevitabile, in alcune di esse, il contesto pandemico e una fotografia di questi anni particolari. E da buon marchigiano: tutto accompagnato da un bicchiere di vino.