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«Ascoltare la musica, ma ascoltarla bene, possibilmente ai concerti o, per quella di certe epoche, tornare – come sta già accadendo – all’uso dei vinili e del giradischi», un invito che Guido Michelone rivolge ai lettori nella premessa a Black music, dicitura ripresa da Miles Davis, ovvero quelle sonorità afroamericane nate nel Mondo Nuovo (Nord, Centro, Sud America) dall’incontro di due immense realtà sonore, come quella africana ed europea. Il testo, rivolto agli studenti del master, è pensato anche per i neofiti o per chi abbia la necessità di riferirsi ad un quadro sintetico per avere…mehr

Produktbeschreibung
«Ascoltare la musica, ma ascoltarla bene, possibilmente ai concerti o, per quella di certe epoche, tornare – come sta già accadendo – all’uso dei vinili e del giradischi», un invito che Guido Michelone rivolge ai lettori nella premessa a Black music, dicitura ripresa da Miles Davis, ovvero quelle sonorità afroamericane nate nel Mondo Nuovo (Nord, Centro, Sud America) dall’incontro di due immense realtà sonore, come quella africana ed europea. Il testo, rivolto agli studenti del master, è pensato anche per i neofiti o per chi abbia la necessità di riferirsi ad un quadro sintetico per avere sulla Black music (o musica afroamericana) un’immagine estremamente particolareggiata e precisa, come spiega Gianfranco Nissola nell’appassionata introduzione. Il volume, l’ottavo della serie “Breve introduzione alla storia della musica afroamericana”, è suddiviso in tre parti e come spiega l’autore: «nella prima si cerca di connettere la black music con quasi tutta l’esperienza novecentesca, decennio per decennio, in ordine cronologico, mentre, nella seconda parte, il procedimento è rivolto all’individuazione di una ventina fra stili, tendenze, movimenti, scuole, che talvolta, durante il XX secolo, si sovrappongono o si affiancano nel percorso spaziotemporale; nella terza parte, infine, l’attenzione ricade su dodici personaggi che incarnano l’essenzialità stessa della black music». Bastino i nomi di Bessi Smith, Louis Armstrong, Frank Sinatra e altri ancora, fino a Michael Jackson.