Una pagina di storia inedita e sconosciuta ai più. L’inchiesta di Gianni Lannes realizzata sul campo, tra i fondali marini e gli archivi militari e civili di Stati Uniti d’America, Regno Unito e Italia, fa luce sui segreti degli Stati alleati svelando il pericolo catastrofico nascosto nei nostri mari che grava sulla popolazione italiana. L’Italia è a tutt’oggi circondata da un mare di bombe, dall’Adriatico al Golfo di Napoli, dall’isola di Ischia alla Sardegna, sono sepolti migliaia di ordigni inesplosi più o meno recenti: le navi nordamericane cariche di iprite affondate nel 1943 e nel 1945 a Bari e nel Golfo di Manfredonia, le testate all’arsenico inabissate dai tedeschi a Pesaro, ma ci sono anche ordigni radioattivi della NATO, vale a dire migliaia di bomblets, piccole cariche derivanti dall’apertura delle bombe a grappolo sganciate sui fondali marini e persino nel Lago di Garda.