La Città degli Alberi è un bosco di pianura che raccoglie le essenze arboree comparse e scomparse sul territorio emiliano nel corso dei secoli. È stata fondata alla fine del secolo scorso a Bosco Albergati, un lembo di terra emiliana situato tra le provincie di Modena e Bologna, per volontà di un gruppo di persone riunite dal senso della festa e dell’utopia politica. Il progetto della Città è opera dell’architetto Cesare Leonardi, che si è ispirato al disegno di mimetizzazione degli aerei tedeschi Albatros impiegati nella Prima Guerra Mondiale. Le Memorie del libro tramandano le vicende storiche e umane trascorse su queste terre a partire dai giorni nostri, per poi risalire in un viaggio à rebours attraverso i secoli e una folla variegata di personaggi: contadini e militanti comunisti; vecchi agrari del tempo fascista; soldati e vagabondi; nobili famiglie bolognesi travolte dalla modernità; santi, poeti e artisti girovaghi, e infine, all’alba del tempo, soldati trasformati in coloni, monaci e spiriti dei boschi. Il loro racconto contempla i rivolgimenti politici del secondo dopoguerra e il riscatto delle terre per opera delle cooperative bracciantili - e tra queste i terreni su cui sorgerà la Città degli Alberi; le guerre del Novecento; i primi scioperi e le trasformazioni del territorio; la vita felice e precaria dell’antica villa oggi in rovina; il passaggio di Bertoldo e Guercino; i monasteri e le bonifiche. Nel turbine dei secoli, unico centro di gravità è la solidarietà ingovernata delle persone che hanno lavorato su queste terre, e di cui la Città degli Alberi è il risultato finale, l’emblema di un mondo ritrovato la cui storia deve essere conosciuta come esempio praticabile di buona vita.