Con il presente libro, che presenta ancora una venatura autobiografica, l'autore ritorna sulla sua esperienza del '68, anni di entusiasmo e di voglia di cambiamento: gli anni dell'immaginazione al potere, e riflette su quella voglia di cambiare il mondo che oggi sembra persa. Racconta la storia delle grandi rivoluzioni del XIX secolo e la rivoluzione industriale, per poi analizzare la situazione dell'attuale era postmoderna, che non da molta speranza per il futuro, che è spesso percepito come una minaccia, piuttosto che come un'opportunità. Quindi passa in rassegna la storia individuando i personaggi che più hanno contribuito al progresso culturale e sociale del genere umano e a migliorare il mondo. Infine uno sguardo al futuro con ottimismo, augurandosi che non si ripetano gli stessi errori fatti nel passato. Quello che l'autore fa non è dare delle risposte, ma formulare le domande giuste, in modo che ognuno possa riflettere su quanto avvenuto e su cosa potrà ancora accadere, per trovare le proprie risposte.