Tutto inizia da quando Livorno era solo un piccolo villaggio di pescatori e si dipana lungo i secoli tra le scorrerie dei Saraceni e dei Corsi fino alle Leggi Livornine che segnano la nascita di una città moderna e cosmopolita. È una storia di donne forti e indipendenti, di miseria, di coraggio e anche di grandi amori che attraversano le guerre mondiali e il fascismo che mette a dura prova la fierezza del popolo livornese, nato sotto il segno della Libertà. Ed è da questo filo “rosso” che s’arriva a Cafiera, la protagonista, e il nome è già un manifesto: per metà d’origini arabe e per metà che rende onore e memoria a un eroe della libertà. Cafiera è una popolana acuta e intelligente, tramite i suoi occhi osserviamo le realtà e i fenomeni del nostro mondo: dal femminismo al divorzio, all’aborto, ai linguaggi cifrati della politica, alle scoperte della medicina ma, soprattutto, c’insegna il valore della condivisione del linguaggio e il potere della parola condivisa.