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Riuscirà la Calabria a vincere le sfide che i processi di modernizzazione e di globaliz-zazione stanno imponendo a tutte le regioni della Terra? Oppure è destinata a rimanere la stessa regione con tutti quei problemi e contraddizioni che la distinguono? Questa è in sintesi la domanda che si pone Saverio Ciccarelli, giornalista e avvocato, che da anni studia le evoluzioni della sua terra. L’autore, criticando un certo “giornalismo” oramai sterile e retorico circa il modo di analizzare e porre in essere la Calabria, parte da un dato di fatto: negli ultimi venti anni la Calabria, grazie…mehr

Produktbeschreibung
Riuscirà la Calabria a vincere le sfide che i processi di modernizzazione e di globaliz-zazione stanno imponendo a tutte le regioni della Terra? Oppure è destinata a rimanere la stessa regione con tutti quei problemi e contraddizioni che la distinguono? Questa è in sintesi la domanda che si pone Saverio Ciccarelli, giornalista e avvocato, che da anni studia le evoluzioni della sua terra. L’autore, criticando un certo “giornalismo” oramai sterile e retorico circa il modo di analizzare e porre in essere la Calabria, parte da un dato di fatto: negli ultimi venti anni la Calabria, grazie soprattutto alle politiche europee, ha conosciuto una certa forma di modernizzazione e sviluppo. Da qui l’analisi complessiva di Ciccarelli che fa il punto della situazione circa i miglioramenti fatti e le “novità”, il tutto sempre con un occhio a quello che è stato il passato calabrese. Ma l’autore va oltre a ciò e, da buon ottimista, anche nei problemi della Calabria cerca e trova le eccellenze e le peculiarità. Il responso del libro sembra essere che la Calabria con gli anni - anche se non si sa quanti ancora - vincerà la sua sfida perché le condizioni ci sono tutte. Il punto è uno: saranno a vincerla i calabresi di oggi – “un’infinitesima parte della storia di questa regione, … un momento della sua storia, non … la sua storia” – quelli che l’emigrazione ce l’hanno nel dna e per questo in parte inadeguati allo scopo, quelli di domani oppure sarà la stessa globalizzazione, magari, come in passato, attraverso un altro popolo “invasore” a determinare il successo di questa terra?