Sono parecchie le cose nascoste, quelle che non si dicono nelle famiglie. Come in questa famiglia, quella dei Coppola, cresciuta con il lavoro edile. Mastro Michele, Salvatore, Rosa, Micaela e tutti gli altri: figure qualunque, disperate, che si muovono e intrecciano i loro legami tra le periferie campane e la vita da emigrati semiclandestini in una Svizzera piena di odio e pregiudizi, fino al ritorno a una terra ambivalente e mai sazia di bellezza e brutture. Con la sua voce lirica e disincantata Raffaele Mozzillo torna a raccontare il Sud e l’hinterland, le piccole vite che niente conoscono se non stanchi rituali cui aggrapparsi: e così ogni esperienza, ogni cosa nascosta è l’eredità che conduce verso una resa dei conti con un destino poco gentile, impietoso, finale.