Lungo il breve tratto che percorriamo lungo la strada che dal passato remoto tende all'infinito futuro, capita sovente di visitare camere ammobiliate per viaggiatori immaginari: a volte sono sontuosi palazzi, altre volte piccole stanze di curiosi ostelli. Ma, sempre, sollevata la copertina, entriamo volentieri assentandoci per una manciata di minuti e uscendone con briciole di sogni nello sguardo; vi offro quindici porte da aprire, quindici mondi da scoprire, quindici rifugi per riposare prima di correre incontro, di nuovo, al destino.