«Datemi un pizzicotto sto ancora sognando, ma è come se Camilla mi apparisse davanti in questo momento! La rivedo immersa in uno dei suoi silenzi ultraterreni mentre sottolinea con la matita rossa e blu un passo di Lenin o una spiegazione sugli esplosivi, oppure mentre mi sbottona la camicia con gli occhi che le luccicano per l’intensità del suo desiderio.» Più che un incontro una miccia quella tra Paolo e Camilla, studenti del primo anno di Chimica nella Napoli dei fermenti politici del 1969: l’Italsider di Bagnoli, le lotte operaie, la guerra del Vietnam e i fantasmi agguerriti e onnipresenti di Marx, Lenin, Mao, il poliamore, il sesso… Tra lo sgabuzzino del laboratorio di facoltà e un palazzo occupato dal vecchio Marino, convinto di tirare le fila di un complotto rivoluzionario, nascono avventure, esplodono passioni e ideologie di Paolo Massimo e Camilla. I tre moschettieri di Isaia Iannaccone.