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Una pianta che da migliaia di anni (ovvero da sempre), accompagna l’umanità nella sua storia, ma che da circa un secolo è diventa- ta oggetto delle attenzioni di tutte le forze di polizia del mondo. Un ragazzo che incontra questa pianta e i suoi prodotti, quando sono avvolti di quell’aura illecita che attrae e respinge, ma che non sempre fa riflettere. Due storie che si intrecciano, perché mentre il ragazzo cresce e con lui la sua consapevo- lezza, insieme si sviluppa anche la curiosi- tà sul perché di quei divieti, sul motivo per cui quella pianta è bandita dall’agricoltura,…mehr

Produktbeschreibung
Una pianta che da migliaia di anni (ovvero da sempre), accompagna l’umanità nella sua storia, ma che da circa un secolo è diventa- ta oggetto delle attenzioni di tutte le forze di polizia del mondo.
Un ragazzo che incontra questa pianta e i suoi prodotti, quando sono avvolti di quell’aura illecita che attrae e respinge, ma che non sempre fa riflettere.
Due storie che si intrecciano, perché mentre il ragazzo cresce e con lui la sua consapevo- lezza, insieme si sviluppa anche la curiosi- tà sul perché di quei divieti, sul motivo per cui quella pianta è bandita dall’agricoltura, dall’industria, dalla farmacopea, settori in cui aveva dimorato per secoli.
Così l’autore, parallelamente al suo percor- so che lo ha portato prima a fondare un sito web con l’obbiettivo di stimolare la discus- sione verso politiche di liberalizzazione della pianta, e poi a creare e dirigere Dolce Vita, la più importante rivista italiana sulla cultura della Canapa e gli “stili di vita alternativi”, ci racconta la tormentata vicenda del più con- troverso vegetale nella storia della nostra ci- viltà, cercando nuove domande e ottenendo alcune significative risposte.
Due storie davvero incredibili: quella di Mat- teo che dai banchi dell’Università abbando- nati in fretta si è inventato imprenditore di successo nel settore della comunicazione, e quella della Canapa che, con estrema fatica ma altrettanta forza, sta riemergendo dal limbo dell’illegalità in molte parti del mon- do e da ultimo, almeno in versione “light”, anche nel nostro paese.
Una “rivoluzione verde” che ha un solido retroterra culturale, ben oltre il cosiddetto uso ludico, narrata in maniera esemplare da uno dei suoi protagonisti.