Prendere in mano la penna o schiacciare la prima lettera sulla tastiera del pc è l’inizio di un viaggio. A volte agevole e leggero, altre impervio e sofferto. In ogni caso, quando ti rileggi, entusiasmante e colmo di stupore. Per ciò che avevi dentro e che neanche tu sapevi di avere.
In questa seconda raccolta di racconti di Maria Grazia Tarditi, dopo quella dedicata a storie di animali e bambini, troviamo una grande varietà di temi, che comprende tutto lo spettro delle passioni e sentimenti umani: dolore, gelosia, pietà, crisi di coppia, tradimenti, amore per i figli.
Maria Grazia ha la dote di riuscire, partendo da un piccolo clic (una frase, una parola, un’immagine), a dare vita a una vicenda, con personaggi vivi e conflitti interiori. E riesce a costruire scene, a far vedere al lettore persone e vicende, senza mai soffermarsi in “prediche” moralistiche e didattiche.
La sua prosa è fresca ed elegante, con ritmo interno e sonorità quasi poetiche. Il tutto immerso in paesaggi e atmosfere che sempre arricchiscono dialoghi e vicende, in costante osmosi con i paesaggi interiori.
I suoi racconti trasmettono sempre pathos, vibrano di vita vera e di sogni. Di questo abbiamo bisogno e gliene siamo grati.
In questa seconda raccolta di racconti di Maria Grazia Tarditi, dopo quella dedicata a storie di animali e bambini, troviamo una grande varietà di temi, che comprende tutto lo spettro delle passioni e sentimenti umani: dolore, gelosia, pietà, crisi di coppia, tradimenti, amore per i figli.
Maria Grazia ha la dote di riuscire, partendo da un piccolo clic (una frase, una parola, un’immagine), a dare vita a una vicenda, con personaggi vivi e conflitti interiori. E riesce a costruire scene, a far vedere al lettore persone e vicende, senza mai soffermarsi in “prediche” moralistiche e didattiche.
La sua prosa è fresca ed elegante, con ritmo interno e sonorità quasi poetiche. Il tutto immerso in paesaggi e atmosfere che sempre arricchiscono dialoghi e vicende, in costante osmosi con i paesaggi interiori.
I suoi racconti trasmettono sempre pathos, vibrano di vita vera e di sogni. Di questo abbiamo bisogno e gliene siamo grati.