Candido è un giovane ingenuo e sincero. Orfano dei genitori si dice tuttavia sia figlio illegittimo della sorella del barone tedesco nel cui castello è ospitato. Pangloss è il precettore che il barone gli assegna. Candido si innamora, ricambiato, della bella figlia del barone, Cunegonda, che con lui segue le lezioni di Pangloss e per questo viene scacciato dal feudo. Arruolato a forza nell'esercito bulgaro, che ha appena saccheggiato i possedimenti del barone e rapito la bella Cunegonda, viene condannato alla pena capitale per diserzione. Ma il re bulgaro decide di graziarlo e, una volta libero, Candido ritrova il suo precettore Pangloss. I due riparano in Portogallo dove assistono al terremoto di Lisbona del 1755 e dove il povero Pangloss viene condannato a morte dall'Inquisizione. Candido fugge quindi nel Nuovo Mondo e, dopo mirabolanti avventure in tutte le terre conosciute del globo, ritrova Pangloss miracolosamente scampato all'impiccagione e, a Costantinopoli, l'amata Cunegonda. A Costantinopoli Candido e Cunegonda e gli amici conosciuti durante le loro avventure decideranno di vivere in una piccola fattoria perché, alla fine, il migliore dei mondi possibili è soltanto quello rappresentato dal proprio orto.