Il Bianco, Lola, Micio, la tata e la bambina con le elle nel nome. Ritrovatasi all’improvviso a dover vivere per strada, Rosa, sessantenne solitaria che deve usare un bastone per camminare, scoprirà un mondo inaspettato, in cui finalmente riuscirà a essere se stessa.
Rosa è una donna sulla sessantina che fin da piccola usa un bastone per camminare. Abita sola da quando la madre è morta, ha una piccola pensione. Vive a Firenze, vicina a un giardino dove, seduta su una panchina con due iniziali incise, passa il tempo. Sulla panchina conosce Lucio, detto il Bianco, intagliatore di legno ed ex marinaio, ma ignora che è senza fissa dimora.
La sua vita trascorre ritirata e solitaria, fino a quando la notizia che la casa dove abita non sarà più sua, ma della scombinata cugina Caterina, la costringe a un enorme cambiamento.
Il Bianco cerca di aiutarla standole vicino, in una sorta di amicizia amorosa, esperienza nuova nella sua vita di uomo abbandonato da due mogli e dagli amori di fortuna.
Dopo brevi esperienze traumatiche fatte di colloqui con l’assistente sociale e soggiorni in centri di accoglienza, a causa dei sui scarsi mezzi Rosa si troverà a dormire all’aperto con Micio, un gattino che ha “adottato”.
Per proteggerla da questa vita, il Bianco la convincerla a seguirlo in un bungalow sul mare prestatogli da un amico, a Rimigliano, in un campeggio ancora chiuso.
Qui Rosa conoscerà Lola, amica del Bianco, che, dopo un’iniziale diffidenza, si trasformerà in amica per la vita; Camilla, la bambina “con le elle nel nome”, e la sua tata filippina.
Rosa teme il mare, ma imparerà a capirne la voce ancor prima di vederlo.
Da un epilogo inaspettato Rosa rinascerà decidendo del proprio futuro, mentre la tata intonerà il suo canto.
Rosa è una donna sulla sessantina che fin da piccola usa un bastone per camminare. Abita sola da quando la madre è morta, ha una piccola pensione. Vive a Firenze, vicina a un giardino dove, seduta su una panchina con due iniziali incise, passa il tempo. Sulla panchina conosce Lucio, detto il Bianco, intagliatore di legno ed ex marinaio, ma ignora che è senza fissa dimora.
La sua vita trascorre ritirata e solitaria, fino a quando la notizia che la casa dove abita non sarà più sua, ma della scombinata cugina Caterina, la costringe a un enorme cambiamento.
Il Bianco cerca di aiutarla standole vicino, in una sorta di amicizia amorosa, esperienza nuova nella sua vita di uomo abbandonato da due mogli e dagli amori di fortuna.
Dopo brevi esperienze traumatiche fatte di colloqui con l’assistente sociale e soggiorni in centri di accoglienza, a causa dei sui scarsi mezzi Rosa si troverà a dormire all’aperto con Micio, un gattino che ha “adottato”.
Per proteggerla da questa vita, il Bianco la convincerla a seguirlo in un bungalow sul mare prestatogli da un amico, a Rimigliano, in un campeggio ancora chiuso.
Qui Rosa conoscerà Lola, amica del Bianco, che, dopo un’iniziale diffidenza, si trasformerà in amica per la vita; Camilla, la bambina “con le elle nel nome”, e la sua tata filippina.
Rosa teme il mare, ma imparerà a capirne la voce ancor prima di vederlo.
Da un epilogo inaspettato Rosa rinascerà decidendo del proprio futuro, mentre la tata intonerà il suo canto.