"Canudos – La guerra nel Sertão del Brasile è un romanzo storico di grande interesse oltre che di piacevole lettura. L'autore ricostruisce attraverso queste sue intense pagine la storia del Brasile alla fine del XIX secolo ma non parlando della costa europeizzata e progredita, bensì dell'entroterra primitivo e sfruttato, il sertão incolto, caratterizzato da un'asperità naturale, dai grandi latifondi, dallo sfruttamento eccessivo del suolo, e da modelli appartenenti a un mondo in secolare ritardo, fermo a un sistema di valori di stampo feudale. La monocultura della canna da zucchero, la conseguente deforestazione e l'inevitabile desertificazione portano in breve ad un peggioramento delle condizioni di vita degli abitanti del sertão costringendoli ben presto ad un'emigrazione di massa. Fu all'interno di questo quadro che i fenomeni del cangaceirismo (banditismo sociale che riuscì a resistere fino alla fine degli anni '30 del XX secolo) e della rivolta di Canudos diventarono tentativi di accedere alla storia, da parte di quegli individui relegati in un tempo e in uno spazio che dalla storia li escludeva, alla ricerca non solo di una speranza di sopravvivere ma della propria affermazione come individui umani. Questa è la loro straordinaria storia, una pagina pressoché ignorata dell'Occidente che merita, invece, non solo attenzione ma anche notevole considerazione."