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Nora e Torvald Helmer vivono un’esistenza di apparente felicità: sposati da 8 anni, hanno tre bambini e, grazie alla nomina di lui a direttore di banca, vivono nel benessere. Nora nasconde però un tragico segreto: a seguito di una grave malattia del marito, ha contratto un importante debito con tale Krogstad, ex procuratore e strozzino, falsificando la firma del padre. Quando questi viene licenziato dalla banca di Helmer, ricatta Nora. Sotto la minaccia della denuncia, la donna vive una segreta angoscia e quando il marito scopre ogni cosa, rivoltandosi contro di lei nel terrore di uno scandalo, Nora realizza, per la prima volta, quanto fasulla sia la loro serenità. Decide così di respingere il ruolo di bambola obbediente, rivendicando la sua autonomia e la possibilità di essere finalmente se stessa.
“La nostra casa non è mai stata altro che una stanza da gioco. Qui sono stata la tua moglie-bambola, come ero stata la figlia-bambola di mio padre. E i bambini sono stati le bambole mie” .
Henrik Ibsen (1828 – 1906), scrittore, drammaturgo e regista teatrale, è considerato il padre della drammaturgia moderna. Tra le sue numerosissime opere, Le colonne della società (1877), Spettri (1881), La donna del mare (1888); Il costruttore Solness (1892); Quando noi morti ci destiamo (1899).
Nora e Torvald Helmer vivono un’esistenza di apparente felicità: sposati da 8 anni, hanno tre bambini e, grazie alla nomina di lui a direttore di banca, vivono nel benessere. Nora nasconde però un tragico segreto: a seguito di una grave malattia del marito, ha contratto un importante debito con tale Krogstad, ex procuratore e strozzino, falsificando la firma del padre. Quando questi viene licenziato dalla banca di Helmer, ricatta Nora. Sotto la minaccia della denuncia, la donna vive una segreta angoscia e quando il marito scopre ogni cosa, rivoltandosi contro di lei nel terrore di uno scandalo, Nora realizza, per la prima volta, quanto fasulla sia la loro serenità. Decide così di respingere il ruolo di bambola obbediente, rivendicando la sua autonomia e la possibilità di essere finalmente se stessa.
“La nostra casa non è mai stata altro che una stanza da gioco. Qui sono stata la tua moglie-bambola, come ero stata la figlia-bambola di mio padre. E i bambini sono stati le bambole mie” .
Henrik Ibsen (1828 – 1906), scrittore, drammaturgo e regista teatrale, è considerato il padre della drammaturgia moderna. Tra le sue numerosissime opere, Le colonne della società (1877), Spettri (1881), La donna del mare (1888); Il costruttore Solness (1892); Quando noi morti ci destiamo (1899).