Un lungo reportage di impostazione documentaristica che parla dei campi di concentramento, della sperimentazione medica sui prigionieri, del processo di Norimberga e dei personaggi politici, medici e militari (spesso le tre cose si mescolavano fra loro) del Terzo Reich.
Il compito di trarre conclusioni e valutazioni morali è lasciato al lettore, anche se traspare un'ovvia e condivisibile repulsione per la mancanza di scrupoli e l'accanimento con cui certi "medici" (fra molte virgolette) infierivano sui loro pazienti e soggetti da esperimento.
Il libro non da motivo di dubitare della propria attendibilità, suffragata anche dal tono distaccato che non tradisce prese di posizione aprioristiche o politicamente schierate da parte dell’autore.
Il compito di trarre conclusioni e valutazioni morali è lasciato al lettore, anche se traspare un'ovvia e condivisibile repulsione per la mancanza di scrupoli e l'accanimento con cui certi "medici" (fra molte virgolette) infierivano sui loro pazienti e soggetti da esperimento.
Il libro non da motivo di dubitare della propria attendibilità, suffragata anche dal tono distaccato che non tradisce prese di posizione aprioristiche o politicamente schierate da parte dell’autore.