Il titolo del presente racconto, che contiene un verbo al passato, deriva dal fatto che il protagonista è un anonimo professore assalito dal dubbio di esercitare una professione ad alto rischio di estinzione. Attraversata dai mutamenti della società dei consumi e delle nuove tecnologie informatiche, anche la professione docente si è trovata ad affrontare sfide epocali alle quali nessuno era preparato. Il racconto ricorre, nei momenti cruciali, alla forma del sogno, dove immaginazione e realtà si fondono in un avvincente alternarsi di timori e speranze. Paolo Nepi, dopo la maturità conseguita al Liceo classico "Francesco Petrarca" di Arezzo, si è laureato all'Università di Perugia in Filosofia. È stato prima ricercatore all'Università "La Sapienza" di Roma e successivamente docente ordinario di Filosofia Morale all'Università di Roma Tre. Attualmente è docente nella Facoltà di Filosofia della "Pontificia Università Antonianum" di Roma, dove insegna Etica filosofica al biennio di specializzazione e alla Scuola di dottorato. Insegna materie filosofiche all'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Santa Caterina da Siena" di Firenze, collegato alla Facoltà teologica dell'Italia centrale. Ha diretto dal 1989 al 1999 l'Istituto per gli studi sociali e politici "Vittorio Bachelet" di Roma, dove ha promosso la collana di carattere filosofico-politico Polis e il Dizionario delle idee politiche. È direttore della "Biblioteca della persona" dell'Istituto internazionale "J. Maritain" con sede a Roma. Ha scritto molti libri e saggi di carattere filosofico, in una prospettiva di impronta personalista. Ha curato l'edizione italiana di opere di Maritain e Clavel. Ha collaborato alla redazione dell'Enciclopedia Filosofica pubblicata dall'Editore Bompiani di Milano, uscita anche a dispense con il "Corriere della sera".
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