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Il primo libro della saga degli Indagatori Celesti, Che mondo!, è stato pubblicato nel 2020, anno in cui si sono verificati degli eventi drammatici che hanno provocato un forte cambiamento nella nostra percezione del mondo. Già nell’opera precedente di Fabiano Pini erano stati affrontati temi importanti, come la droga, il bullismo, il nostro rapporto con i social network, accostando riflessioni serie e profonde all’atmosfera fantasiosa e intrisa di ironia, che avvolge le vicende del team di defunti illustri. In questo secondo volume, alla squadra tutta al maschile composta da Leonardo da…mehr

Produktbeschreibung
Il primo libro della saga degli Indagatori Celesti, Che mondo!, è stato pubblicato nel 2020, anno in cui si sono verificati degli eventi drammatici che hanno provocato un forte cambiamento nella nostra percezione del mondo.
Già nell’opera precedente di Fabiano Pini erano stati affrontati temi importanti, come la droga, il bullismo, il nostro rapporto con i social network, accostando riflessioni serie e profonde all’atmosfera fantasiosa e intrisa di ironia, che avvolge le vicende del team di defunti illustri.
In questo secondo volume, alla squadra tutta al maschile composta da Leonardo da Vinci, Albert Einstein, Sandro Pertini, Napoleone III e Ovidio Ruffini, si aggiunge un nuovo elemento: la celebre pedagogista ed educatrice Maria Montessori.
È sempre presente l’estro immaginifico dell’autore, che con le mirabolanti invenzioni di Leonardo e le sue scaramucce con Napoleone III, detto “Napo”, ci strappa un sorriso e ci fa sognare soluzioni efficaci ai drammi che affliggono gli esseri umani.
C’è, tuttavia, la consapevolezza che il Male, qui personificato da Satana, sta sempre in agguato e che è impossibile eliminarlo del tutto.
La pandemia, i cambiamenti climatici, le guerre esplose negli ultimi anni, hanno causato un forte senso di instabilità e inaridito ulteriormente la fiducia dell’uomo nell’avvenire.
Questa sottile angoscia è presente nelle riflessioni finali dell’autore, che pure propone di rialzarsi e ricominciare, in qualche modo, a partire dall’educazione, dal cambiamento culturale, che sono alla base di qualsiasi rivoluzione positiva.