Si sogna di notte e si può sognare anche di giorno. Il sogno è intessuto, materiato di elementi della vita corrente, resi più acuti dalle emozioni e ricomposti in un insieme che non è più quello effettivo riscontrabile tale e quale nell’esatta realtà, eppure che è vero, profondamente vero, quasi più vero – dimesse le scorie, dissolto il finto collante, strappata la maschera – della realtà: rivelatore dei sensi riposti e preannunciatore di evoluzioni e sviluppi, non necessariamente fausti e progressivi.