Il saggio effettua una sistematica indagine sulla ’ndrangheta, grazie a un approccio oggettivo e analitico, che consente di entrare – con chiara immediatezza e rigorosa scientificità – nel dibattito della sua complessa e attuale pervasività in Calabria. La pianificazione e lo svolgimento adeguati delle attività di studio e ricerca hanno tenuto conto della raccolta, dell’organizzazione e dell’elaborazione di ampia e differenziata documentazione, che ha tra l’altro permesso di definire la ricostruzione del contesto storico e socio-antropologico in cui il fenomeno è nato e si è diffusamente sviluppato. L’autore, pone una serie di critici interrogativi ed esortanti provocazioni, sull’urgenza di avviare un autentico processo di risolutiva consapevolizzazione all’interno del tessuto ecclesiale e sociale della realtà calabrese. L’urgenza di riconoscere la definitiva rottura con il potere di questa potente organizzazione criminale, parte dall’inequivocabile opera compiuta da Papa Francesco con la sua venuta in Calabria nel 2014. La novità e la forza di alcune proposte – di natura teologica e pastorale – intendono offrire alle chiese e alla società civile la possibilità di fronteggiare il fenomeno, non perdendo mai di vista le prevalenti ragioni insite nel “rischio della speranza”. Nello sfondo dell’intera opera, si incoraggia a raccogliere una sfida, d’intraprendere inediti percorsi di prassica e decisiva liberazione, ai quali sono invitati innanzitutto i più giovani, che l’autore non esita a definire il “germoglio di risveglio e profezia di riscatto della Calabria”.