La psicoterapia è solo un caso particolare della vita relazionale quotidiana, mentre molti vorrebbero che la vita relazionale quotidiana o fosse del tutto estranea alle specifiche modalità relazionali concettualizzate all’interno del loro orientamento psicoterapico, o addirittura obbedisse a queste ultime.
Non ci sono, né possono esserci in alcun modo degli atti psichici riservati per legge a qualcuno in particolare come suoi “atti tipici”, compresa la diagnosi, la somministrazione di test psicologici, l’interpretazione, l’indagine sui processi mentali e tutti quegli “interventi finalizzati a modificare l’universo psicologico del soggetto”. Ciascuno di questi atti, al di là dell’inganno con cui li si vuole millantare come medici, sono da sempre i normali “atti tipici” di ciascuno, che pratichiamo continuamente, in qualunque momento della giornata, perfino da bambini, anche se li designiamo comunemente con altri nomi.
Non ci sono, né possono esserci in alcun modo degli atti psichici riservati per legge a qualcuno in particolare come suoi “atti tipici”, compresa la diagnosi, la somministrazione di test psicologici, l’interpretazione, l’indagine sui processi mentali e tutti quegli “interventi finalizzati a modificare l’universo psicologico del soggetto”. Ciascuno di questi atti, al di là dell’inganno con cui li si vuole millantare come medici, sono da sempre i normali “atti tipici” di ciascuno, che pratichiamo continuamente, in qualunque momento della giornata, perfino da bambini, anche se li designiamo comunemente con altri nomi.