Dopo il romanzo d'esordio "L'amore vero non muore mai" ecco la seconda opera di Antonio Pozzato, scrittore veneziano che ama ambientare le storie che scrive nella sua splendida città. Questa volta gli interpreti principali sono Flavio e Mara, il primo uno scontroso violinista del Gran Teatro La Fenice, culla della musica a Venezia, la seconda una donna che non riesce a trovare nella vita le sicurezze e le certezze di cui tutti noi abbiamo bisogno per affrontare le nostre esistenze. Si incontreranno in modo veramente fortuito e inizieranno a conoscersi girando l'Europa in tournée con l'orchestra del teatro. I caratteri forti di entrambi verranno fuori in tutte le loro sfaccettature. Narrata quasi tutta in prima persona leggendo la storia è facile immedesimarsi nella figura di Flavio che spesso, a seconda delle situazioni descrive le sensazioni vissute dalla sua anima ma anche dal suo corpo, infatti Flavio è un non vedente, e quindi le sue percezioni sono inevitabilmente diverse da quelle dei cosiddetti normodotati ma non per queste meno intense e vissute.