In questa commedia, parte della cosiddetta “trilogia del teatro nel teatro”, Pirandello affronta ancora una volta il tema del rapporto tra la realtà e l’apparenza, con la rappresentazione che si svolge per metà sul palcoscenico, dove i personaggi degli attori recitano un dramma ispirato a una storia “vera”, e per metà tra il pubblico in sala, in mezzo al quale si mescolano e agiscono i personaggi “reali” da cui è tratto il dramma medesimo, e che si rifiutano di riconoscersi nell’azione rappresentata sul palco, arrivando persino a disturbare la messa in scena del testo teatrale.