Potrebbe forse sembrare semplice, ma il dono della sintesi è tuttavia tra le cose più difficili. Riuscire a esprimere sé stessi in poche righe, caricare un istante della totalità dei propri sentimenti e trasmetterlo al lettore non è cosa da poco. Chiara Bentivegna riesce perfettamente in questo intento rielaborando la metrica giapponese e trasportandola nel mondo occidentale attraverso il suo stile personale. Ne emerge la descrizione di un istante carico di sentimento, nel quale il tempo sembra fermarsi.