Il presente libro, che segue il precedente Città e Piani del
Rischio Pandemico, pubblicato nella stessa Collana, focalizza
la seconda tipologia del rischio iper-antropico, e precede
l’ultima, in corso di pubblicazione, dedicata a Città e Piani
del Rischio Demografico, andando alla definizione della trilogia
dei rischi della contemporaneità. La lunga e faticosa prospettiva
di deglobalizzazione, che si affaccia concretamente
nei futuri possibili del XXI Secolo, pone la necessità inderogabile
di acquisire indipendenza di approvvigionamenti sia
nel settore energetico sia alimentare. Sono urgenti, in tal
senso, politiche sovranazionali e nazionali, sebbene si voglia
qui offrire un contributo di approfondimento alla soluzione
della problematica partendo dal basso, vale a dire dalle politiche
di assetto del territorio in area vasta, ma anche, non
secondariamente, al livello urbano. La comunità scientifica,
raccolta intorno a urbIng, Associazione Nazionale dei
Docenti in Tecnica e Pianificazione Urbanistica e Urbanistica,
operanti nelle Scuole di Ingegneria delle Università
Italiane, ha inteso essere presente su un tema che è già
diventato centrale nelle politiche economiche e territoriali
del Paese, sebbene ancora irrisolto. I piani urbanistici non
potranno più trascurare o banalizzare le necessità derivanti
da un uso del suolo rurale ed extra-urbano teso a produrre
esclusivamente beni energetici ed alimentari, oltreché servizi
eco-sistemici.
Rischio Pandemico, pubblicato nella stessa Collana, focalizza
la seconda tipologia del rischio iper-antropico, e precede
l’ultima, in corso di pubblicazione, dedicata a Città e Piani
del Rischio Demografico, andando alla definizione della trilogia
dei rischi della contemporaneità. La lunga e faticosa prospettiva
di deglobalizzazione, che si affaccia concretamente
nei futuri possibili del XXI Secolo, pone la necessità inderogabile
di acquisire indipendenza di approvvigionamenti sia
nel settore energetico sia alimentare. Sono urgenti, in tal
senso, politiche sovranazionali e nazionali, sebbene si voglia
qui offrire un contributo di approfondimento alla soluzione
della problematica partendo dal basso, vale a dire dalle politiche
di assetto del territorio in area vasta, ma anche, non
secondariamente, al livello urbano. La comunità scientifica,
raccolta intorno a urbIng, Associazione Nazionale dei
Docenti in Tecnica e Pianificazione Urbanistica e Urbanistica,
operanti nelle Scuole di Ingegneria delle Università
Italiane, ha inteso essere presente su un tema che è già
diventato centrale nelle politiche economiche e territoriali
del Paese, sebbene ancora irrisolto. I piani urbanistici non
potranno più trascurare o banalizzare le necessità derivanti
da un uso del suolo rurale ed extra-urbano teso a produrre
esclusivamente beni energetici ed alimentari, oltreché servizi
eco-sistemici.