In questo e-book viene presentato un esempio di un progetto antincendio ai fini della realizzazione di un nuovo asilo nido composto da 174 persone complessive di cui 150 bambini + 24 operatori (19 insegnanti + 1 direttore + 2 cuochi + 2 inservienti) suddivisi in tre sezioni .
Tale attività è inquadrabile al punto 67.3.B dell’Allegato I del D.P.R. 151/2011.
Il progetto antincendio di cui seguito è stato redatto sulla base dei due decreti ministeriali attualmente in vigore (DM 16/07/2014 e DM 18/10/2019 con RTV V.9 DM 06/04/2020), con l’obiettivo di confrontare le scelte progettuali derivanti dalla applicazione di una o dell’altra norma.
La prima parte dell’ e-book contiene i riferimenti normativi antincendio non più “univoci” come un tempo, sulla base dei quali redigere la relazione tecnica antincendio.
Nella seconda parte (terzo e quarto capitolo) dell’e-book si presentano per lo stesso asilo nido, le relazioni tecniche redatte sulla base dei due decreti ministeriali in vigore.
Nella terza ed ultima parte (quinto capitolo) si riporta una tabella di riepilogo delle scelte progettuali per un primo confronto tra i due decreti ministeriali utilizzati e poi le conclusioni con alcune riflessioni.
È utile precisare fin da adesso che, ad oggi, per gli asili nido con oltre 30 persone, è possibile redigere un progetto antincendio sulla base di due decreti ministeriali diversi, entrambi in vigore, che inevitabilmente esprimono due approcci progettuali differenti:
Ad ogni modo, a prescindere dalla scelta della normativa, le procedure di prevenzione incendi rimangono sempre le stesse, in riferimento al DPR 151/2011 ed al DM 07/08/2012:
Si precisa che una volta scelto il decreto ministeriale di riferimento ai fini della redazione del progetto antincendio, questo deve essere adottato in tutti i suoi punti senza possibilità alcuna di interpolazione tra i due D.M.
La scelta della normativa di riferimento può diventare determinante nella progettazione in particolare ai fini della ottimizzazione delle scelte progettuali e nell’ottica di contenimento dei costi di realizzazione degli interventi di adeguamento antincendio sia a livello costruttivo che impiantistico.
Tale attività è inquadrabile al punto 67.3.B dell’Allegato I del D.P.R. 151/2011.
Il progetto antincendio di cui seguito è stato redatto sulla base dei due decreti ministeriali attualmente in vigore (DM 16/07/2014 e DM 18/10/2019 con RTV V.9 DM 06/04/2020), con l’obiettivo di confrontare le scelte progettuali derivanti dalla applicazione di una o dell’altra norma.
La prima parte dell’ e-book contiene i riferimenti normativi antincendio non più “univoci” come un tempo, sulla base dei quali redigere la relazione tecnica antincendio.
Nella seconda parte (terzo e quarto capitolo) dell’e-book si presentano per lo stesso asilo nido, le relazioni tecniche redatte sulla base dei due decreti ministeriali in vigore.
Nella terza ed ultima parte (quinto capitolo) si riporta una tabella di riepilogo delle scelte progettuali per un primo confronto tra i due decreti ministeriali utilizzati e poi le conclusioni con alcune riflessioni.
È utile precisare fin da adesso che, ad oggi, per gli asili nido con oltre 30 persone, è possibile redigere un progetto antincendio sulla base di due decreti ministeriali diversi, entrambi in vigore, che inevitabilmente esprimono due approcci progettuali differenti:
- approccio normativo tradizionale basato sulle regole tecniche verticali tradizionali (DM 16/07/2014);
- “nuovo” approccio normativo basato sul D.M. 18/10/19 (di seguito Codice) e sulla regola tecnica verticale di riferimento V.9 - D.M. 06/04/2020.
Ad ogni modo, a prescindere dalla scelta della normativa, le procedure di prevenzione incendi rimangono sempre le stesse, in riferimento al DPR 151/2011 ed al DM 07/08/2012:
- Attività in categoria A: il titolo autorizzativo è rappresentato dalla SCIA antincendio con progetto antincendio che non richiede preventiva approvazione da parte dei VVF;
- Attività in categoria B/C: il titolo autorizzativo è rappresentato dalla SCIA antincendio con progetto antincendio che richiede preventiva approvazione da parte dei VVF.
Si precisa che una volta scelto il decreto ministeriale di riferimento ai fini della redazione del progetto antincendio, questo deve essere adottato in tutti i suoi punti senza possibilità alcuna di interpolazione tra i due D.M.
La scelta della normativa di riferimento può diventare determinante nella progettazione in particolare ai fini della ottimizzazione delle scelte progettuali e nell’ottica di contenimento dei costi di realizzazione degli interventi di adeguamento antincendio sia a livello costruttivo che impiantistico.