Terza e ultima parte delle avventure di Tristan, Cavaliere in un universo distopico e perennemente sull'orlo della catastrofe.
"Tristan vive in un ipotetico futuro segnato dal degrado e dalla violenza. Ha scelto di diventare Cavaliere di Ventura e di offrire i propri servigi a chi può pagare, ma gli eventi spesso finiscono per non imboccare le strade che avremmo voluto per loro. O magari lo fanno in maniera assai più contorta del previsto.
Sul pianeta Terra governa l’Impero, una forza bruta che opprime chi vorrebbe vedere riconosciuti i propri diritti, mostrando al contempo una totale indifferenza verso i più deboli. Poi c’è la situazione climatica a complicare l’equilibrio socio-economico già provato da una terribile crisi delle risorse e il sole non è più la benefica sorgente di vita che conosciamo, ma un terribile propagatore di morte.
Il mondo sta finendo: chi ancora cammina su di esso soffre o fa soffrire qualcun altro e Tristan combatte per mantenersi in equilibrio fra queste due situazioni, poiché non le ritiene accettabili. Prende sesso e amore dove e come può, consapevole della precarietà dell’esistenza e intanto accetta incarichi che difficilmente altri potrebbero condurre a buon fine. Gode di una discreta fama, la cui eco ha raggiunto anche la città-simbolo di SevenEleven, costruita dai Relon, stirpe solo parzialmente umana realizzata in laboratorio dai misteriosi Creatori. È proprio di lui che ha bisogno il Governatore, poiché la sua natura, per quanto potenzialmente immortale, è messa in pericolo da uno stupido incidente causato da Alastor, il compagno designato.
Venire a contatto con creature così potenti e fisicamente perfette rappresenta il sogno di tutti gli umani. Persino Tristan ne subisce il fascino: colui che divide la vita con il Governatore attrae il Cavaliere in modo così totale e assoluto che, pur rischiando di apparire non all’altezza di quanto richiesto, finisce per accettare l’incarico. Dovrà trovare CloudsCity, la città dove si favoleggia che gli abitanti abbiano sconfitto la morte."
"Tristan vive in un ipotetico futuro segnato dal degrado e dalla violenza. Ha scelto di diventare Cavaliere di Ventura e di offrire i propri servigi a chi può pagare, ma gli eventi spesso finiscono per non imboccare le strade che avremmo voluto per loro. O magari lo fanno in maniera assai più contorta del previsto.
Sul pianeta Terra governa l’Impero, una forza bruta che opprime chi vorrebbe vedere riconosciuti i propri diritti, mostrando al contempo una totale indifferenza verso i più deboli. Poi c’è la situazione climatica a complicare l’equilibrio socio-economico già provato da una terribile crisi delle risorse e il sole non è più la benefica sorgente di vita che conosciamo, ma un terribile propagatore di morte.
Il mondo sta finendo: chi ancora cammina su di esso soffre o fa soffrire qualcun altro e Tristan combatte per mantenersi in equilibrio fra queste due situazioni, poiché non le ritiene accettabili. Prende sesso e amore dove e come può, consapevole della precarietà dell’esistenza e intanto accetta incarichi che difficilmente altri potrebbero condurre a buon fine. Gode di una discreta fama, la cui eco ha raggiunto anche la città-simbolo di SevenEleven, costruita dai Relon, stirpe solo parzialmente umana realizzata in laboratorio dai misteriosi Creatori. È proprio di lui che ha bisogno il Governatore, poiché la sua natura, per quanto potenzialmente immortale, è messa in pericolo da uno stupido incidente causato da Alastor, il compagno designato.
Venire a contatto con creature così potenti e fisicamente perfette rappresenta il sogno di tutti gli umani. Persino Tristan ne subisce il fascino: colui che divide la vita con il Governatore attrae il Cavaliere in modo così totale e assoluto che, pur rischiando di apparire non all’altezza di quanto richiesto, finisce per accettare l’incarico. Dovrà trovare CloudsCity, la città dove si favoleggia che gli abitanti abbiano sconfitto la morte."